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Fioccano le prenotazioni: il 63,6% della potenzialità ricettiva è già occupato. In aumento la presenza degli stranieri, con cucina e buon bere che si confermano punti di forza. L’assessore Vittoria Poggio: “Grandi opportunità di lavoro nel settore, nel segno di innovazione e sostenibilità”

da: Piemonte

Categoria: TURISMO

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piemonte enoturismo

Un turista su due sceglie il Piemonte come meta del proprio viaggio. Una vera e propria Piemontemania che fa del territorio un punto di riferimento importante per l’intero settore.  2022, dunque, ricco di soddisfazioni. Che restano tali anche per le vacanze natalizie dove fioccano le prenotazioni: “Un risultato che nasce dalla varietà dell’offerta” – sottolinea Vittoria Poggio, Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte – “Le difficoltà dovute prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina sembrano per fortuna alle spalle. Sui canali online le prenotazioni per l’ultimo dell’anno arrivano fino al 63,6% delle camere e gli alberghi si avviano verso il tutto esaurito, con l’indotto destinato a fare il pieno e un tasso di saturazione più elevato rispetto agli altri giorni di vacanza: 75,8% per i Laghi, 71,5% per le Colline, 68,7% per le Montagne e 56,8% per Torino e prima cintura”.

 

È un risultato di cui andiamo orgogliosi perché è frutto del lavoro di tanti, istituzioni e operatori, unito alla ricchezza della nostra proposta” aggiunge Beppe Carlevaris, Presidente di Visit Piemonte. “Tra Alpi, impianti sciistici, colline, laghi e pianure, 94 aree protette e oltre 20mila km di itinerari trekking e ciclo-escursionisti, possiamo soddisfare tutte le esigenze. Senza dimenticare la cultura, lo shopping e la semplice perfezione dell’enogastronomia, fatta di prodotti naturali e di qualità; di una cucina che coniuga i piatti della tradizione con l’innovazione e la creatività, capace di trasmettere le tante anime del Piemonte a tavola. Il turismo e la riscoperta dei borghi muovono il PIL regionale: in Piemonte si contano 82 prodotti DOP e IGP e il settore nel suo complesso genera un impatto economico pari a 1.570 milioni di euro nel 2021 (+15,4% sul 2020) grazie al lavoro di 13.027 operatori che ne fanno la quarta regione in Italia per valore delle filiere DOP e IGP e la seconda per il settore del vino” conclude Carlevaris.

 

Le colline enogastronomiche di Langhe, Roero e Monferrato si confermano una meta sempre più internazionale, con una crescita del 5% degli stranieri sugli arrivi e del 7% sui pernottamenti, dove le province di Cuneo, Alessandria ed Asti si posizionano tra le prime 12 della top list italiana. E non è un caso che l’Onu nello scorso mese di settembre abbia scelto Alba come sede del proprio Forum mondiale: un riconoscimento importante che ha permesso di avviare nuove sinergie per ulteriori benefici al territorio. Emozioni legate dunque ai sapori dove vino, tartufo, prodotti d’eccellenza e ben 45 ristoranti stellati rappresentano veri punti di forza: come conferma il recente studio ENIT svolto da ISNART tra luglio e settembre 2022, che vede il Piemonte regione italiana più presente (seguono Campania e Toscana) nei pacchetti turistici dedicati al food&wine. Con il vino e i percorsi ad esso legati che fanno da locomotiva per l’intero sistema.

 

Il Piemonte del resto ha nel buon bere uno dei punti di forza: 45mila gli ettari di vigneto che si spingono fino alle fasce alpine e prealpine, 20mila aziende vitivinicole e tre milioni di ettolitri di vino prodotti annualmente, derivanti quasi tutti da una ventina di vitigni autoctoni e da cui hanno origine vini DOCG e DOC famosi in tutto il mondo: “Un patrimonio che, per rimanere in tema, va coltivato – conferma l’assessore Poggio – Lo abbiamo fatto negli anni difficili, lo faremo con maggiore forza e impegno in questi mesi: convinti che ci siano spazi di occupazione lavorativa importanti, nel 2023 lavoreremo sulla formazione dei nostri giovani. Servono figure professionali con competenze articolate e in evoluzione, dove le conoscenze tecniche siano affiancate dalla capacità di fare marketing e di elaborare un’offerta dagli standard alti e innovativi. Secondo stime recenti, operando in questo senso sarà possibile aumentare il livello occupazionale di circa il 20%, offrendo lavoro stimolante e di grandi prospettive nel segno dell’innovazione e della sostenibilità: concetti che, sviluppati da chi è attento alla tecnologia e all’ambiente, garantirebbero un salto di qualità non da poco. Compito delle istituzioni è agevolare un percorso naturale, ormai tracciato e irrinunciabile”. Percorso che sta diventando una bella mania: Piemonte forever!