Ecco come le aziende possono monitorare e programmare la situazione finanziaria per avere (e mantenere) i conti in ordine
CONTENUTO PUBBLICITARIO
“Sartoriali, incisivi e performanti”: questi sono i tre aggettivi con cui Federico Maria Prete, Amministratore e Founder di Pricexpert Group, definisce il lavoro della sua società di consulenza indipendente. La missione: inquadrare e realizzare una panoramica aziendale sulla scorta del rating, ovvero il giudizio espresso dalle banche che indica l’affidabilità di un’impresa e la capacità di ripagare un prestito in un determinato periodo di tempo.
Come? Attraverso l’analisi degli ultimi tre bilanci aziendali, oltre che con interviste agli imprenditori; e, poi, con un vero e proprio check up, finalizzato a capire come si sia arrivati a quella determinata situazione finanziaria, per poi adoperarsi con un percorso di risanamento o miglioramento economico.
“La ratio dell’azione è riuscire ad intervenire nel momento in cui l’azienda è in uno stato di pre-crisi, in modo tale da poterla prevenire” spiega Prete. È tutto studiato in funzione della natura e delle dimensioni delle aziende che scelgono di rivolgersi a Pricexpert Group: al fine di fornire servizi che prevedono anche la budgettizzazione degli obiettivi economici per 4-6 anni, nonché la prospettiva di un miglioramento delle performance e, infine, servizi finanziari ed assicurativi.
Pricexpert Group dà la possibilità a piccole-medie imprese (con fatturati che vanno dai 700-800 mila euro fino ai 20 milioni) di usufruire della figura del CFO, ovvero il direttore finanziario. Che, di base, propone un servizio dal costo molto elevato, ma che Prete, con Pricexpert Group, riesce ad offrire in maniera più snella e light.
Tra i servizi proposti vi è anche il cosiddetto cruscotto, mediante il quale si simulano situazioni stressanti per le aziende – come, per esempio, la pandemia (che, sottolinea Prete, è stata devastante per alcuni settori) – e si cerca di analizzare le reazioni ed il modus operandi di ciascuna: in caso di scenari come questi, l’impresa sarà in grado di rimborsare il credito senza doversi indebitare ulteriormente?
Tutto ciò viene inserito in un business plan sempre più finalizzato a stimolare la fiducia da parte della banca, affinché non si limiti più a valutare solo lo storico aziendale, ma osservi a 360 gradi le prospettive future dell’impresa. Sono concetti che vanno di pari passo: più informazioni precise e meticolose si offrono, più la banca potrà essere disposta a concedere credito (se il rischio diminuisce, il rating cresce).
Molto spesso, però, le aziende non sono in grado di redigere autonomamente un business plan. Ed ecco che entra in gioco Pricexpert Group, con consulenti esperti in pianificazione: “Per capirci, potremmo paragonare un’azienda al corpo umano: nel momento in cui ho un problema fisico, mi rivolgo ad un medico che mi dà indicazioni su che cosa e come curare. Noi lavoriamo allo stesso modo, facendo una radiografia aziendale che permette non solo di evitare il momento di crisi, ma risulta quasi un pronto soccorso finanziario in grado di risanare partendo dal problema emergente” conclude Prete.