La capacità di scegliere e di autodeterminarsi con passione, impegno e motivazione puntando sempre e comunque sulla qualità
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Dante diceva che l’amor move il sole e l’altre stelle, ed è così che Benedetta Zibordi comincia il suo percorso lavorativo: mossa dall’amore e dalla passione verso la scrittura che permettono l’affermazione della sua voce e del suo pensiero. Giornalista, digital media manager e autrice di romanzi, Zibordi scopre il suo grande amore alle scuole superiori: “Quando ho cominciato a scrivere ho pensato subito che fosse qualcosa di grandioso; e ho capito che la scrittura poteva essere il modo giusto per comunicare”.
Adesso Zibordi si occupa di comunicazione e promozione contestualizzata al digital media management non aziendale, al copywriting e al press office per il mondo della musica e dell’editoria. In particolar modo, cura comunicazione e promozione di artisti, scrittori e musicisti; sceglie chi e cosa proporre, seguendo un unico criterio: la qualità. Secondo Zibordi, infatti, è molto più importante far emergere la qualità di un artista, il vero talento, cercando di portarlo in alto e mostrando tutto ciò che c’è dietro: sforzi, impegni e lavoro. La capacità di scegliere e di autodeterminarsi è per Zibordi indispensabile anche nel suo lavoro di scrittrice, ambito in cui si è sempre occupata di ciò che la appassionava davvero, senza seguire leggi di mercato aride e sterili. I primi due romanzi della serie Codice Redox (pubblicati con lo pseudonimo di Betta Zy) sono esattamente questo: il risultato di amore e passione per ciò che ha sempre affascinato Zibordi sin da piccola. “Sono sempre stata innamorata di cronaca nera, storia del secolo scorso, complotti e segreti che per me hanno avuto e hanno un fascino incredibile: Deaver, Connelly, King, ma anche Follet, Brown, Clancy sono stati dei riferimenti importanti. Ho dato voce alla mia curiosità e alla mia attrazione verso le loro opere” spiega Zibordi.ù
Infatti, il suo primo lavoro è un romanzo ucronico che si sviluppa dagli anni della Seconda Guerra Mondiale fino alla presidenza di Obama; il secondo, distopico, dal 2017 fino al 2019, mentre il terzo che è in fase di stesura, si occuperà del periodo che va dal 2019 fino ad oggi. “Molto spesso vengo accusata di voler fare cose diverse a tutti costi, ma non è così: io voglio fare ciò che mi appassiona. L’ucronico ed il distopico sono generi di nicchia, ma io voglio scrivere di questo, perché fare ciò che ci piace, porta sempre a migliorarsi e a voler fare ogni volta meglio” spiega Zibordi, che si sofferma anche a descrivere l’importanza della ricerca della propria identità come scrittrice. Racconta di non seguire schemi predefiniti nella scrittura, ma che riesce a identificarsi totalmente con quello che è il suo modo di comunicare ed il suo stile, consapevole di quale sia la sua voce.
“La mia voce, nella scrittura, viene spesso definita asciutta, americana e maschile, ma nel momento in cui tu stesso riesci a entrare così in sintonia con il tuo modo di scrivere, hai la possibilità di crearti un’identità e di essere riconosciuto per il tuo modo di comunicare”. Continua Zibordi: “Il tutto, però, deve essere accompagnato da una scintilla e dalla passione, che è quello che ricerco anche negli artisti, negli scrittori e nei musicisti che mi scelgono e che scelgo; perché senza quella, che ci dà la forza di continuare, non si va da nessuna parte”.
Concludendo, Zibordi si augura che tutte le nuove generazioni possano trovare la propria scintilla, scegliendo e capendo ciò che davvero appassiona, senza che nessuno glielo imponga; e che possano sempre arrivare in alto, perché come detto, l’amore è capace di muovere qualsiasi cosa: persone, sole e stelle.
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